La riproduzione è un argomento estremamente serio e cercheremo di affrontarlo nel miglior modo possibile, sperando di essere sufficientemente esaustivi e precisi, con la speranza di sensibilizzare chiunque sia un fortunato genitore adottivo di Bernese, che non va affrontata a cuor leggero. Far riprodurre un cane vuol dire assumersi delle responsabilità non trascurabili e per poterlo fare adeguatamente è necessario essere a conoscenza di cosa sia il prima, il durante e il dopo. Il Fai da Te, in questo campo, molto raramente porta a risultati esaltanti sotto ogni punto di vista, quindi le conclusioni potete trarle da soli. Noi ci limiteremo a darvi delle delucidazioni in merito alla sessualità del Bernese, alle differenze tra maschio e femmina, all'accoppiamento, al parto, alla fase post parto e ad esprimere, di tanto in tanto, qualche riflessione.
LA FEMMINA E IL CALORE
La femmina di cane diviene fertile e matura con la comparsa del primo calore o estro. Questa situazione si manifesta solitamente nel Bernese tra i 7 e i 14 mesi. Può succedere che questi tempi non siano sempre rispettati. Non c'è da allarmarsi inutilmente, capita che nel Bernese il primo calore ritardi, a volte in maniera importante. Una volta comparso il primo calore i successivi si ripresenteranno con una certa regolarità, circa 2 volte all'anno e dureranno all'incirca 3 settimane. Per accorgersi della sua comparsa basterà controllare quando la vostra Bernese inizia ad avere delle perdite di sangue.
Non sempre questa operazione si dimostra semplice, per tutta una serie di motivi. Se il cane vive, o in ogni modo frequenta con regolarità l'interno della casa in cui vivete, questa operazione sarà sufficientemente semplice, dal momento che vi accorgerete dei pavimenti macchiati di sangue. Se però il cane vive sempre all'esterno, questa operazione potrebbe diventare più difficoltosa, vista la conformazione del terreno. Controllare solo il cane per un occhio non attento o non esperto, potrebbe essere ingannevole, dal momento che il Bernese è un cane che generalmente ama la pulizia e quindi tenderà a leccarsi e pulirsi, e non dovete comunque dimenticare che il mantello è nero, ed eventuali residui, saranno più difficili da individuare. In generale il sistema più sicuro per verificare il manifestarsi del calore, una volta individuato il primo, è il calendario. Annotate con cura e precisione le date in cui si dovrebbe ripresentare il fenomeno e tutto diventerà più semplice. In queste tre settimane la femmina emana un odore molto particolare, che ha il compito di rendere nota la sua disponibilità sessuale
Ovviamente i Maschi, tutti i maschi di cane interi, saranno irrimediabilmente attirati proprio da questo odore e le femmine tenderanno normalmente ad approcciare la fase di corteggiamento senza fare alcuna distinzione di razza, ma semmai di stazza. In questa fase, per voi, inizieranno i problemi, dal momento che ogni maschio che incontrerete non solo tenterà di avvicinare, per non dire altro, la vostra femmina, ma non avrà alcun timore o rispetto di voi, che in fondo siete dei semplicissimi accompagnatori. Lo stato di allerta dovrà rimanere alto anche se la femmina rimarrà all'interno della vostra proprietà, dal momento che non mancheranno certo gli spasimanti e un eventuale viavai di soggetti fuori controllo che non mancheranno di approfittare di ogni occasione. Piuttosto che uno sciagurato tentativo di fuga della femmina, che spinta dal suo istinto, potrebbe decidere di cercare autonomamente un maschio per l'accoppiamento. Questa seconda possibilità è molto più frequente se la femmina è già stata coperta.
Gli spiacevoli 'inconvenienti' dovranno quindi essere prevenuti con un pochino di attenzione e di responsabilità, dal momento che un eventuale gravidanza non desiderata potrebbe rivelarsi un viatico abbastanza difficile da affrontare. Per totale trasparenza d'informazione, astenendoci ovviamente da qualsiasi considerazione personale in merito, desideriamo mettervi al corrente anche delle metodiche anticoncezionali, attualmente in uso, per l'utilizzo e l'applicazione delle quali è assolutamente necessario il supporto del veterinario.
L'iniezione anticoncezionale è un sistema estremamente sicuro se avvicinato con le dovute attenzioni e cautele. Ci pare ovvio affermare sin da subito che tale profilassi è vivamente sconsigliata nelle femmine destinate alla riproduzione. Sembrerebbe una considerazione ovvia, ma non lo è affatto, dal momento che tali soggetti, di norma, non verranno mai ingravidate ad ogni calore, di conseguenza quelli intermedi continueranno ad essere un problema e qualcuno potrebbe essere tentato di risolverli utilizzando un sistema anticoncezionale. L'iniezione nelle cagne giovani non dovrà comunque MAI essere fatta prima della comparsa del primo calore; una decisione non conforme a questa regola la esporrebbe al rischio di contrarre una metrite. Di norma dovrete praticare uno striscio vaginale (esame vaginale) alla vostra Bovarona presso il veterinario prima di procedere all'iniezione, che dovrà eventualmente essere fatta tre mesi dopo la comparsa almeno del primo calore, ossia nel periodo di riposo sessuale.
La Pillola è un sistema certamente meno sicuro, anche se decisamente di più semplice utilizzo. Dovrete tenere presente però che tale sistema si limita a ritardare la comparsa del calore e quindi non è un sistema risolutivo. Inoltre non può essere utilizzata per molti cicli consecutivamente e per quanto se ne dica può potenzialmente provocare conseguenze talvolta gravi nelle cagne trattate. Sinceramente non ci sembra il metodo anticoncezionale migliore che ci sia in circolazione, contrariamente a quello che sembra essere un pensiero diffuso.
La sterilizzazione, che avviene con un intervento chirurgico del veterinario, è ovviamente il sistema anticoncezionale per eccellenza. L'intervento si concentrerà sull'apparato riproduttivo femminile e il chirurgo praticherà, nella normalità, un'ovario isterectomia (asportazione di ovaie e utero). Se questa, considerate le vostre pulsioni, il vostro stile di vita, i vostri desideri e le vostre convinzioni, sarà la strada che intenderete percorrere, converrà praticarla in giovane età, a causa degli innumerevoli vantaggi di un intervento fatto precocemente. Lo stile di vita della vostra Bovarona sarà più tranquillo, privo di sbalzi di umore imputabili alle variazioni ormonali, sarà più sereno e dolce, evitando peraltro rischi sempre latenti di sviluppare cisti mammarie o tumori. La sterilizzazione eviterà ovviamente anche la comparsa di gravidanze isteriche, anche se nel Bernese è un fenomeno abbastanza raro. In caso di sterilizzazione, particolare cura dovrà essere posta sul regime di alimentazione successivo all'intervento, che ricordo dipende da voi, per evitare che il soggetto tenda ad ingrassare. Questa pratica, a nostro avviso, dovrebbe essere presa in considerazione molto seriamente se non addirittura di prassi, per tutte quelle cagne che non presentano le caratteristiche morfologiche della razza e quindi non adatte alla riproduzione, o per tutti quei soggetti che nella loro esistenza evidenziano patologie ereditarie. Si farebbe solo il bene di questi soggetti, che potrebbero sperare in una vita più lunga, quanto della razza stessa, evitando di tramandare problematiche anche gravi. Provate ogni tanto a considerare che avere a fianco un cane malato di patologie ereditarie, perché qualcuno ha riprodotto superficialmente con soggetti non idonei è un danno duplice, per voi e per il vostro cane, poiché entrambi ne subirete, soffrendo, le conseguenze. Ad oggi queste sono le metodiche in uso, più o meno sicure, più o meno discutibili, più o meno praticate, a patto di non seguire un antico adagio: 'Il miglior metodo contraccettivo è lastinenza ...'
IL MASCHIO
Il maschio è attivo sessualmente 12 mesi all'anno, con tutti i pro e i contro di cui abbiamo diffusamente parlato. La discesa dei testicoli nello scroto avviene tra la quarta e la sesta settimana di vita e sarà ovviamente cura dell'allevatore o vostra, controllare che questo avvenga correttamente.
In caso contrario non dovrete mai esitare nel consultare un veterinario, dal momento che la tempistica di una eventuale cura o di un eventuale intervento è di fondamentale importanza. Di fronte ad una anomalia o ad una situazione al di fuori della norma, non dovreste esitare troppo nel procedere alla sterilizzazione, con la relativa asportazione, anche se questo comprometterà la possibilità di esporre il soggetto nei ring espositivi. Se il problema del vostro Bovarone dovesse portarvi a questa decisione, non fatene una questione particolarmente importante, ma continuate ad amare e rispettare incondizionatamente il vostro cane per quello che è, una creatura straordinaria. Ricordatevi che il suo carattere continuerà ad essere vivo e lui continuerà ad essere gioviale e attento. Un maschio intero, sarà in grado di riprodursi già dal decimo mese di vita, per cui iniziate ad entrare nell'ottica che un soggetto di quest'età è tranquillamente in grado di inseminare con successo una femmina in calore, per cui attenzione.
Di norma un Bernese maschio non dovrebbe essere destinato comunque alla riproduzione prima dei due anni, dal momento che la maturazione di questa razza è molto lenta. Mai un maschio dovrebbe essere utilizzato per la riproduzione senza essersi sottoposto ad un controllo veterinario accurato, per il suo bene e per il bene della femmina. Anche se ad oggi non esiste alcun divieto ufficiale di accoppiare questa razza, se non esente da conclamate patologie ereditarie invalidanti, ci sembra sinceramente coscienzioso, NON FARLO.
Se viceversa foste i padroni di uno 'stallone', tenete sempre presente che l'accoppiamento comporta un elevato dispendio energetico, che dovrà quindi essere sostenuto con una dieta adeguata se le monte saranno in genere molte e ravvicinate. E' preferibile sostenere lo sforzo, dal punto di vista alimentare, dopo l'accoppiamento piuttosto che prima e in generale non consigliamo di sottoporre il vostro cane a più di una monta settimanale con la stessa femmina (2/3 atti sessuali a settimana). Lo stallone DEVE essere sottoposto periodicamente ai controlli medici, con l'obiettivo di verificarne la fecondità nel tempo quanto di controllare l'eventuale presenza di agenti patogeni che potrebbero portarlo col passare del tempo alla sterilità. Attenzione, questi batteri non provocano disturbi percepibili nel cane, pertanto quella indicata è l'unica via percorribile per tutelare la fecondità del vostro stallone. Tali esami dovranno ovviamente essere fatti in un ambulatorio veterinario e sono assolutamente semplici e indolore.
LA RIPRODUZIONE
Esistono svariate cause o svariati desideri che spingono a far accoppiare i cani, per quanto ci riguarda tutti leciti e tutti comprensibili. Il punto su cui vorremmo soffermarci è la differenza che intercorre tra un privato e un allevatore. Volutamente non abbiamo citato il termine Amatore, dal momento che si presume che tutti i felici possessori di Bernesi ne siano profondamente innamorati. A nostro modo di vedere il privato non dovrebbe mai pensare di avere ed allevare una cucciolata pensando all'aspetto venale della situazione, ma dovrebbe farlo per affrontare un'esperienza straordinaria, come semplice arricchimento interiore personale, possibilmente facendosi aiutare da persone esperte. La situazione di un allevatore è leggermente diversa e gioco forza dovrà tenere conto anche dell'aspetto economico, essendo la propria un'attività commerciale che produce reddito. Ciò non vuol sostanzialmente dire che un allevatore non ami i propri e in generale i cani, ma sarà obbligato dalla sua professione a vedere la situazione in maniera più asettica e se vogliamo interessata.
Le femmine di Bernese non dovrebbero comunque essere accoppiate se non al terzo calore, quindi almeno intorno ai 20 mesi di età, e per i maschi, come detto, la cosa non cambia, vista la loro lenta formazione. L'accoppiamento dovrà avvenire tra due soggetti che abbiano il minor numero di difetti possibile e quando si parla di difetti, la loro connotazione è molto precisa. Innanzitutto i soggetti dovranno essere radiografati ufficialmente alle anche e ai gomiti, anche se questa pratica in Italia, per il Bovaro del Bernese non è obbligatoria, ma l'obiettivo sarà quello di cercare di escludere una patologia ereditaria invalidante come la Displasia nei cuccioli che nasceranno. Poi bisognerebbe sincerarsi che entrambi non stiano subendo trattamenti medici, che siano in buona salute e sincerarsi se uno dei due soggetti abbia già riprodotto e se la/le cucciolate stiano bene e non abbiano avuto anomalie, patologie particolari o decessi non spiegati. I cani dovrebbero inoltre essere nello standard di razza, non perché ce li vedete voi, che notoriamente vedete il vostro cane come il più bel cane del mondo, ma perché un giudice di razza o un selezionatore ha considerato il vostro Bovarone nello Standard di Razza ufficiale.
In alcuni Paesi esistono apposite Selezioni, dentro le quali si danno dei punteggi ad ogni caratteristica del cane, sia morfologica che caratteriale, per arrivare alla compilazione di un vero e proprio 'Libro dei Riproduttori'. Cercate di mettervi subito in testa che il cane perfetto NON ESISTE, ma dovrete piuttosto cercare di selezionare, come detto, un soggetto con il minor numero di difetti possibile e possibilmente non gli stessi del vostro soggetto. L'incorrere al contrario in questo errore sarebbe tendenzialmente deleterio, perché in sostanza si andrebbe a potenziarli (i difetti), consolidandoli e fissandoli sulla prole. Evitate la consanguineità, poiché è un arma a doppio taglio che bisogna essere in grado di saper usare veramente molto bene e con grande esperienza e solitamente il novizio non è in grado di farlo. Il carattere e l'equilibrio dei soggetti, per quanto ancora troppo poco considerato negli accoppiamenti, ha invece un valore molto importante, soprattutto a medio e lungo termine. Solitamente si pattuiscono delle cifre di compenso, o comunque degli accordi tra le parti che sarebbe meglio, per la tranquillità di tutti, scrivere su un contratto.
La ricerca del partner del vostro/a Bernese, vale l'impegno e la dedizione che merita e questi discorsi vanno affrontati con un certo anticipo sul calore in arrivo. Almeno un mese prima del calore che intendete utilizzare per l'accoppiamento, la futura madre dovrà sottoporsi ad un richiamo totale delle vaccinazioni, per evitare complicazioni durante la gravidanza. Il momento in cui la femmina sarà pronta all'accoppiamento, accettando il maschio, sarà quello in cui le perdite diminuiranno, diventando più chiare. Normalmente questa fase cade tra il decimo e il tredicesimo giorno, anche se è molto soggettivo. Si può essere sufficientemente sicuri del 'picco' utile al successo dell'accoppiamento procedendo all'esame veterinario di un prelievo sierato ed ottenere il valore del progesterone da un laboratorio di analisi. Un altro sistema casalingo, per capire in quale fase si trova la femmina, è quello di accarezzare l'attaccatura della coda, che dovrebbe sortire lo spostamento spontaneo della stessa su un lato del corpo, ma vi diciamo chiaramente che quasi mai funziona ed è comunque un approccio che non da alcuna garanzia
Per l'accoppiamento è sempre consigliato portare la femmina dal maschio e non viceversa, in quanto il secondo, trovandosi già nel suo territorio non si distrarrà, disperdendo energie fisiche e mentali preziose nell'attività di 'marcare' il nuovo territorio. Viceversa, la femmina, trovandosi in un nuovo luogo e quindi spaesata, tenderà ad essere più docile e disponibile. Il fatto che uno dei due cani abbia già vissuto l'esperienza dell'accoppiamento è certamente di grande aiuto, dal momento che tenderà a guidare l'altro. E' buona norma, prima dell'atto, verificare i genitali di entrambi i cani, per evitare il pericolo di infezioni dovute alla eventuale presenza di germi o batteri. La presenza dei padroni, durante l'accoppiamento, non sempre è gradita, e sarebbe meglio evitare quelle inutili dei curiosi, che tenderebbero ad innervosire e distrarre i cani, complicando di fatto la situazione. L'accoppiamento tra cani non è uno spettacolo da baraccone e tanto meno uno spettacolo pubblico. Cercate di portargli il rispetto che meritano. Avvenuta la monta vera e propria, il maschio scenderà dalla groppa della femmina girandosi su se stesso, ma rimanendo attaccato alla cagna. Questo è assolutamente normale e i cani rimarranno attaccati, coda contro coda, per un lasso di tempo che può variare dai 10 ai 30 minuti. Questo è un momento estremamente delicato per entrambi, dal momento che il pene del maschio, ingrossandosi all'interno della vagina della femmina non ne permette la fuoriuscita per il periodo sopra citato, esponendo entrambi, in caso di movimenti inconsulti a probabili danni agli organi genitali. Dovrete quindi cercare di tranquillizzare entrambi i soggetti, cercando di tenerli fermi il più possibile, dal momento che molti cani, impazienti, tendono a muoversi, pericolosamente.
A cose avvenute, si procederà a redigere e firmare l'eventuale contratto e la dichiarazione di monta avvenuta, da consegnare alla delegazione regionale dell'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). La prima fase post accoppiamento dovrà essere semplicemente normale, pertanto dovreste evitare di aumentare le dosi di cibo della vostra cagna e controllare piuttosto se il suo peso andrà aumentando. Non prima dei 30/38 giorni, sarà possibile controllare al tatto se la vostra cagna è gravida, pertanto cercate di evitare continui controlli, toccando inutilmente il ventre della vostra Bovarona e possibilmente cercate di non farlo per l'intera durata della gravidanza, semplicemente perché non serve.
Se non avete la pazienza di attendere un periodo così lungo, per avere la conferma della gravidanza, non vi resterà che visitare un veterinario e procedere ad un ecografia. Sicuramente l'appetito della cagna aumenterà in maniera considerevole e a conferma avvenuta, gioco forza, anche le sue razioni di cibo giornaliere dovranno essere incrementate. Se la vostra Bovarona è abituata ad un pasto giornaliero, cosa che noi a prescindere sconsigliamo, sarebbe buona norma abituarla almeno ai due/tre pasti, cercando di arricchire la sua dieta con alimenti ricchi e concentrati, con carne, con uova e se tollerati con latticini (formaggio), sempre con responsabilità, senza mai esagerare se tollerati dalla vostra femmina. Particolare attenzione dovrà essere posta anche nel lasciargli a disposizione acqua in abbondanza, poiché aumentando il suo regime alimentare, aumenterà irrimediabilmente anche la sua sete.
Attenti, attenti e ancora attenti, a come gestirete il movimento della cagna (passeggiate, giochi, ecc.) e in generale il suo stile di vita durante la gravidanza, poiché eventuali traumi sarebbero pericolosi. Pertanto se la futura mamma vive con altri cani è caldamente consigliato separarla dal resto del branco, in quanto semplicemente il gioco, piuttosto che eventuali zuffe o litigi, dovute all'eccessivo nervosismo, potrebbero essere situazioni pericolose. Dovrete cercare piuttosto di organizzare per Lei un luogo tranquillo, sicuro, pulito e privo di correnti d'aria, al quale possa accedere con facilità, senza precludersi la possibilità di avere continui contatti con voi, contatti che in questa fase sono più cercati e sentiti. Il luogo prescelto sarà anche quello dove partorirà, pertanto cercate di mettergli a disposizione un luogo sufficientemente asciutto ma in linea di massima non troppo caldo o troppo illuminato. In questo sito dovrà essere collocata la cassetta per il parto, cassetta che potrete costruirvi autonomamente, con un certo anticipo, mettendogliela a disposizione perché la faccia sua. La forma, le misure e i materiali utilizzati non sono casuali, ma hanno la loro importanza, dal momento che la cagna userà la medesima cassetta per dormire con i cuccioli, per allattarli e pulirli. I cuccioli stessi vi soggiorneranno per un periodo sufficientemente lungo, quindi le caratteristiche della cassetta devono rispettare delle regole di minima.
Normalmente dopo la quarta settimana dal parto la cassetta non servirà più a nulla, dal momento che i cuccioli scavalcheranno molto facilmente il bordo della stessa andando ad esplorare il mondo circostante. Circa 12-24 ore prima del parto la femmina generalmente smetterà di mangiare e potrebbe vomitare. Il comportamento della cagna in prossimità del parto è molto soggettivo e solitamente l'unico comportamento comune è quello di scavare con una certa frequenza.
Potrà farlo ovunque, compresa nella cassetta per il parto e con una frequenza variabile. Se non sarete voi ad assisterla, questo è il momento ideale per avvertire colui che aiuterà la vostra cagna a partorire (veterinario o allevatore), mettendolo in preallarme. In ogni modo cercate di essere presenti durante l'evento, poiché lei si sentirà più sicura, affrontando più serenamente la situazione. Anche il parto non è un evento pubblico, pertanto valgono le medesime considerazioni fatte per l'accoppiamento. Per assistere un parto autonomamente è assolutamente necessario essere preparati ed avere le conoscenze necessarie ad affrontare eventuali complicazioni che possono essere diverse e anche pericolose, ed è assolutamente necessario sapere con precisione come muoversi nell'utilizzo di sostanze ormonali come l'ossitocina e come queste siano tollerate dalla cagna, dal momento che l'errato utilizzo o dosaggio possono provocare situazioni dannose per la salute della vostra Bovarona, come per esempio la rottura dell'utero. Pertanto se non siete all'altezza di affrontare la situazione, il veterinario è la migliore soluzione.
Il parto ha una durata variabile e comunque dura tendenzialmente delle ore, per cui preparatevi una buone dose di caffé e di pazienza. Portatela ad urinare a fine parto oo durante se vi accorgete di questa necessità, facendogli fare una micro passeggiata (poche decine di metri) e così facendo si sgranchirà un pochino le zampe. I cuccioli nati vanno puliti, pesati, osservati attentamente mettendo particolare attenzione allo stato del cordone ombelicale e soprattutto vanno tenuti all'asciutto, al caldo, vicino alla madre. Il Bernese è un cane che normalmente fa una buon numero di cuccioli e non sono infrequenti parti di 8/10 soggetti. Il loro peso è variabile, ma di norma si attesta almeno sui 450 grammi e solitamente sono molto vitali.
Il prima possibile (dai 3 ai 5 giorni di vita), se presenti, dovranno essere asportati gli speroni, operazione che naturalmente deve essere fatta da un veterinario. Nell'ambito della prima settimana difficilmente vedrete la madre lasciare incustodita la prole, passerà generalmente il suo tempo allattando, pulendo i cuccioli e riposando. L'alimentazione dovrà continuare ad essere ricca, ricordate che sta allattando e se possibile cercate di farle seguire una dieta idonea e controllata. Anche in questa fase l'acqua è decisamente importante e la vostra Bovarona ne farà grande uso, dal momento che allattando, il suo consumo di liquidi sarà elevato. Particolare attenzione in questa fase va posta nel maneggiare i cuccioli, che non devono essere continuamente toccati in quanto estremamente fragili, pertanto solo mani esperte potranno manipolarli, possibilmente solo per i dovuti controlli e per pesarli, operazione che va portata a termine giornalmente. Per quanto la cassetta da parto verrà pulita regolarmente dalla mamma, approfittate una volta al giorno, in assenza della cagna, per disinfettare il tutto.
Il Bernese, come molte altre razze è sufficientemente maldestro nel girarsi all'interno della cassetta da parto, pertanto la vigilanza dovrà sempre essere elevata, per evitare che con qualche movimento non proprio ortodosso la madre schiacci inavvertitamente un cucciolo. I cuccioli, in questa fase sono estremamente delicati, pertanto meno contatti avranno con estranei meglio sarà. Non dimenticate mai che la madre diventerebbe estremamente nervosa, a causa di un marcato istinto di difesa della prole.
Dopo una decina di giorni gli occhietti dei cuccioli si aprono, iniziano a sentire e la pigmentazione delle mucose dovrebbe essere a buon punto. Non accanitevi a cercare di capire di quale colore sono gli occhi dei cuccioli, è decisamente presto. Durante la terza settimana di vita, sia la madre che i cuccioli dovranno essere sverminati e per questi ultimi, l'operazione dovrebbe essere ripetuta una volta ogni quindici giorni fino a circa 2 mesi, età in cui abbandoneranno la madre per la nuova abitazione. In linea di massima nella quarta settimana, l'autoregolazione termica dei cuccioli dovrebbe funzionare a pieno regime, portandoli sempre più spesso ad abbandonare la cassetta da parto e la madre, per esplorare il mondo circostante. La stessa mamma tenderà a gradire meno anche l'allattamento della prole, famelica come al solito, che munita oramai di dentini e unghiette taglienti diventa una spina nel fianco. Da questa fase la madre tenderà a pulire meno l'ambiente dalle feci dei cuccioli, o addirittura a smettere definitivamente, ed è in questa fase che molti, per comodità, iniziano ad utilizzare giornali o trucioli di legno per essere più comodi nella pulizia. I primi vanno benissimo, per quanto riguarda i secondi, essendo i cuccioli dei veri e propri castorini, è meglio evitare legni esotici o quercia, che esercitano una funzione astringente quando rosicchiati. Il pino e in generale i legni a polpa bianca, andranno benissimo.
Solitamente all'alba della quarta/quinta settimana i cuccioli vengono svezzati, in quanto oramai nelle condizioni di seguire una dieta sostitutiva. E' caldamente consigliato la distribuzione di più pasti giornalieri (dai 4 ai 6), o addirittura di lasciare il cibo sempre a disposizione. Nella sesta settimana dovrete provvedere alla vaccinazione dei cuccioli almeno contro la Parvovirosi e il Cimurro. E' fondamentale vaccinare i cuccioli, ricordate che questo tipo di malattie nei soggetti così piccoli ha spesso esito letale. Tra la settima e ottava settimana procederete all'identificazione dei cuccioli tramite immissione sottocutanea di microchip di riconoscimento. Questo sistema, totalmente indolore, sicurissimo per funzionalità e salute del cane, sostituisce in buona sostanza l'utilizzo del tatuaggio, metodo antico, poco sicuro e soprattutto doloroso per Fido.
L'ottava settimana è solitamente quella dei saluti. I cuccioli che avete accudito amorevolmente per ben otto interminabili settimane sono pronti per partire verso le loro nuove case. E solitamente iniziano le apprensioni, i pensieri sulle destinazioni dei vostri cuccioli, sui nuovi genitori adottivi e così via. Ogni cucciolata sortirà sempre le stesse emozioni, preoccupazioni e responsabilità, ed è una situazione alla quale difficilmente vi abituerete. L'unica possibilità di poter toccare tangibilmente la felicità dei vostri cucciolini, una volta partiti, è quella di costruire un rapporto d'amicizia e fiducia con l'acquirente. Questo sarà importante per i cuccioli, per voi, ma certamente anche per l'acquirente, che potrà contare su di voi e le vostre esperienze. Alla fine la madre sarà quella che meno patirà del distacco, perché stanca, stressata, potrà tornare a condurre una vita normale. No, il cane non è una creatura snaturata, anzi, proprio perché in natura questo è il corretto ciclo, la madre non farà grande fatica nel tornare a vivere normalmente, senza patimenti, all'interno del proprio branco
Il riadattarsi allo stile di vita precedente lo stato interessante, sarà estremamente veloce; la cagna riacquisterà il meraviglioso mantello di sempre, ora un po' provato, riacquisterà la sua forza e il suo vigore, tornando presto in gran forma. Mi raccomando: non dimenticatevi di riadattare la sua dieta, tornando a regimi più controllati e meno ricchi, poiché di certo lei non farebbe alcuna rimostranza.
Ancora in troppi pensano che una femmina di Bernese può tranquillamente procreare ad ogni suo calore (1 volta ogni 6 mesi) e sicuramente è così dal momento che la natura l'ha messa in queste condizioni, ma non dimenticate mai che il parto per una cagna è estremamente stressante, è debilitante e gioco forza il ripetersi continui di parti così vicini non daranno mai la possibilità alla vostra Bovarona di riprendersi perfettamente ogni volta, di fatto consumandola progressivamente. La cagna in linea di massima invecchierà prima e vivrà di meno e questa si, sarà una vostra responsabilità. Non scambiate mai la vostra cagna per una macchina che produce cuccioli a ciclo continuo, che verranno poi venduti portandovi profitto; punto primo non ho mai visto nessuno divenire milionario vendendo cuccioli, punto secondo voi avete adottato un cagna per la sua e la vostra felicità e questo fa a cazzotti con quanto appena asserito, a meno che la vostra felicità non sia rappresentata dal denaro, ma allora avete sbagliato mestiere, se di mestiere possiamo parlare.
Chiuso il discorso informativo sulla riproduzione, vorremmo infine ragionare su un aspetto che ci ha sempre colpito molto quando abbiamo avuto a che fare con proprietari di Bernesi maschi, ma in generale con proprietari di cani maschi, perché è un aspetto dai contorni molto ampi e che coinvolge come vedrete, aspetti inaspettati e a volte spiacevoli. Per quale recondito motivo quasi la totalità dei proprietari di un maschio desiderano accoppiarlo? Domandone da super premio, sul quale ognuno si può sbizzarrire a piacimento. In realtà le risposte non sono molte, ma estremamente significative. Molto sinceramente nella maggior parte dei casi, il padrone pensa di 'fare il bene' del proprio cane, ma il punto fondamentale sta proprio in questo, sapere esattamente cosa vuol dire fare il bene del cane e a nostro modo di vedere nella maggior parte dei casi, non si sa. Cercate di capire ancora una volta che il cane non è un uomo, pertanto lui segue i suoi istinti e la sua natura e non la nostra e certamente non è schiavo dei vari condizionamenti sociali che giornalmente ci toccano così da vicino. Se per l'uomo la solitudine o mancanza di una femmina può rappresentare un problema di carattere psicologico, al cane non interessa per niente, dal momento che in natura i rapporti sessuali tra cani sono rari. Nei branchi si accoppia solo ed esclusivamente il maschio 'alfa', ossia il capobranco, mentre gli altri, per nulla turbati, stanno a guardare. Non per questo sono nervosi, nevrotici o in crisi d'astinenza come gli uomini ed anche il loro stato fisico non ne risente assolutamente. La maggior parte dei cani passa tutta la propria esistenza senza accoppiarsi e vive serenamente e senza alcun tipo di disturbo. Viceversa, quei cani che hanno provato l'esperienza dell'accoppiamento, vivono una duplice e costante tensione, di tipo gerarchico ed edonistico: io sono il capo perché mi accoppio, per cui devo stare attento a che nessuno si accoppi oltre me e in più fare sesso mi piace.
Questi soggetti si, sentono la mancanza dell'accoppiamento e se considerate che la maggioranza dei cani, sono cani di casa e quindi non nella condizione di potersi accoppiare copiosamente o regolarmente, il fatto di fargli fare una o due monte nella vita, non può che complicare la loro esistenza e probabilmente anche la vostra. Infatti soggetti sottoposti a questo iter, saranno sempre in tensione amorosa, diventeranno più difficili da controllare e gestire, dal momento che consci del significato del calore femminile faranno di tutto per raggiungere l'obiettivo. Aumenteranno certamente i pericoli di risse dal momento che il maschio si sentirà investito di un ruolo dominante e non è escluso che tali risse si fermino agli altri cani maschi. Voi siete parte integrante di un branco, pertanto, per lui, soggiacete a quelle regole e il fatto che lui si senta il soggetto dominante in questo ambito, essendo colui che si accoppia, potrebbe decidere di non riconoscervi più come 'capo', con tutte le problematiche annesse e connesse. Quasi mai il mondo canino e quello umano hanno lo stesso significato, soprattutto in materia di sesso. Esiste però anche un'altra motivazione che spinge i proprietari di maschi verso l'accoppiamento e se vogliamo è più una pulsione cinotecnica che non emotiva.
Oramai, sempre più frequentemente molti proprietari di Bernesi enunciano orgogliosi i nomi dei titolati campioni dai quali discende il proprio Bovarone e il pedigree si trasforma velocemente in un diploma di merito, anziché mantenere il suo significato originario: la carta d'identità di Fido. Se uniamo questo aspetto al fatto naturale e incontestabile che il proprio, è il più bel Bernese del mondo, il passo che porta i proprietari al pensare che sicuramente l'esemplare che hanno in casa potrà contribuire a migliorare la razza è veramente brevissimo. La realtà è invece molto diversa e un ottimo pedigree non è certo sufficiente al raggiungimento di questo obiettivo. Lo stallone deve, gioco forza, essere sano, equilibrato, con un carattere tipico, bello d'aspetto, forte e vigoroso, nello standard di razza, possibilmente in grado di lavorare e soprattutto capace di tramandare tali caratteristiche ai discendenti e questo è tutt'altro che facile o scontato. Sarebbe veramente semplice allevare se questo teorema matematico funzionasse a dovere, sempre, dando ogni volta i risultati aspettati, invece non è proprio così.
I puristi ci perdoneranno il paragone, ma tutte le Modelle o Miss hanno genitori altrettanto belli ? E quando viene nominata una Miss, sfilano per caso i genitori ? No! Sfilano loro, in prima persona, perché di meravigliose persone con genitori bruttissimi, o di figli bruttissimi con genitori bellissimi è pieno il mondo degli uomini come quello dei cani. Se i fortunati proprietari di Bernesi pensano di avere per le mani uno stallone, utile a migliorare e consolidare le caratteristiche della razza, allora dovranno farlo selezionare, in apposite esposizioni, sotto l'egida di appositi giudici della razza, valutando con attenzione i risultati ottenuti e in caso queste diano esito positivo, saranno gli stessi allevatori a contattarvi. Ricordatevi sempre che non è sufficiente avere un cane bello per poter aspirare a migliorare la razza, pertanto le semplici esposizioni di bellezza non sono sufficienti. In quest'ultime, per esempio, la salute e l'aspetto caratteriale non vengono prese assolutamente in considerazione, pertanto non autorizzano di per sé a pensare di essere proprietari di uno stallone. Badate bene che il carattere è importantissimo (equilibrato) così come la salute, dal momento che purtroppo le tare ereditarie sono sempre latenti. Non ci stancheremo mai di ripetere che i soggetti selezionati per la riproduzione (stalloni), dovranno essere sottoposti ad una serie di esami medici quanto caratteriali e morfologici.
Se dopo esservi sottoposti a tutto questo ottenendo esito positivo, se dopo aver vinto nei Ring espositivi vi troverete ad essere i padroni di un cane interessante per la razza, certamente qualche allevatore si farà avanti per provare il vostro esemplare, ma questo non sarà certo sufficiente per poter affermare che Fido è uno stallone. Sarà necessario attendere i cuccioli, che con cura e pazienza dovranno essere valutati nel tempo e se saranno all'altezza delle aspettative dell'allevatore e tali aspettative saranno avallate dai relativi esami medici, quanto dalle prove caratteriali di rito, allora il vostro Bovarone sarà un vero stallone, richiestissimo da tutti. Se viceversa non sarà così, speriamo continuerete ad amare intensamente e profondamente il vostro maschio, ma di certo avrete speso tanto denaro, tanto tempo e tante energie, inutilmente. In aggiunta a questa situazione vi troverete ad affrontare tutte le problematiche caratteriali, precedentemente citate, innescate nel vostro Bovarone dall'atto sessuale.
Chi ve lo fa fare ? Nessuno ! Non c'è alcun motivo di percorrere questo viatico per amore del cane, lui non ne ha affatto bisogno e voi dovrete valutare attentamente se il gioco di migliorare la razza vale la candela. A nostro modo di vedere solo gli allevatori possono farsi carico di queste problematiche, dal momento che la loro è si una missione (migliorare la razza) e perché, tutto sommato, loro hanno un giusto ritorno economico, dal momento che i rischi del mestiere, come avrete certamente capito, non sono pochi e non sono trascurabili. Per i privati il discorso è completamente diverso e speriamo veramente che prima di prendere una decisione di questo tipo vengano prese in considerazione, consapevolmente, tutte le tematiche del caso. Ora però vi è da considerare un aspetto, certamente attinente. Fino a questo momento si è parlato di offerta del maschio, ma quando si parla di richiesta ? Se risulta tutto sommato facile per tutti, negare ad un proprietario di maschio il suo utilizzo, per le motivazioni fin qui esposte, diventa estremamente difficile, emotivamente, per il proprietario, rifiutare le richieste dei proprietari di Femmine.
Partendo dal presupposto che quasi tutti i proprietari di maschi sono entusiasti di mettere a disposizione il proprio esemplare per l'accoppiamento, vi sono due problematiche: la prima contempla la monta tra due cani di privati, mentre la seconda tra un maschio di un privato e la femmina di un allevatore.
La seconda ipotesi è certamente meglio della prima, ma anch'essa esposta a dei rischi di tipo 'emotivo'. Di fronte all'insistente fermezza di un proprietario di maschio che intende accoppiarlo, l'allevatore si trova di fronte ad una situazione per lui anomala, che lo porta a fare delle considerazioni del tipo: so di possedere delle femmine ampiamente testate e capaci di riprodurre migliorando la razza, se rifiuto la monta probabilmente si rivolgerà ad un altro, probabilmente ad un privato, con risultati, nella migliore delle ipotesi, di minor valore cinotecnico, tutto sommato se accetto, avrò un riscontro economico dalla vendita dei cuccioli. Bene, non vi è nulla di cui scandalizzarsi, ma il punto è: è un bene accettare il maschio di un privato a fronte di queste motivazioni ? E' un bene che i privati, autonomamente, producano cucciolate ? Il nostro pensiero ci porta ad un deciso no su tutta la linea. Come detto più volte, produrre una cucciolata è una grande responsabilità e come tale non va sottovalutato nessun aspetto di contorno. Vi sono certamente dei vantaggi così come ci sono degli svantaggi e consci della vostra intelligenza, ci limiteremo ad enunciare di seguito un piccolo campionario di pro e contro:
Allevare una cucciolata è un esperienza straordinaria, unica, emotivamente eccezionale; In caso di presenza di bimbi in casa, quello che potranno imparare sull'atto sessuale, la gravidanza, il parto e la vita in generale, sarà di gran lunga più istruttivo e facilmente comprensibile di mille libri; Le Femmine, con il parto, generalmente si completano, migliorando dal punto di vista morfologico; Caratteri femminili troppo esuberanti vengono calmierati con l'arrivo della cucciolata, formando un carattere un pochino più tranquillo anche dopo la maternità; Il parto è un evento complesso e talvolta complicato, al quale generalmente solo l'allevatore è preparato e in grado quindi di affrontare le situazioni di potenziale pericolo che di volta in volta potrebbero presentarsi; Una cucciolata rappresenta un impegno estremamente oneroso, perché se è vero che inizialmente la madre penserà a tutto, non è così per la fase successiva; I cuccioli costano, dovranno essere nutriti con mangime specifico, dovranno essere sverminati, dovranno essere vaccinati e dovranno essere denunciati alle unità sanitarie locali e all'Enci; Se i cuccioli incapperanno in problematiche di salute, dovranno essere curati con l'ausilio di un veterinario, altro costo di cui comunque tenere conto; Se presenti nei cuccioli, dovranno essere asportati gli speroni e via di nuovo dal veterinario; Ci si dovrà far carico della responsabilità di 'scegliere' i nuovi padroni per i cuccioli, o pensavate che a scegliere fosse chi compra ? Non è affatto così! Un buon allevatore o comunque il privato responsabile dovrà sincerarsi che i nuovi genitori adottivi siano in grado, rispettando la razza, di trasformare il cucciolo in un soggetto adulto felice; In caso la cucciolata sia di un privato, quest'ultimo avrà la difficoltà di vendere i nuovi arrivati, operazione per nulla scontatamente semplice; Lo stesso privato possessore di una femmina, in linea di massima, avendo coperto con un esemplare di un altro privato, si dovrà mettere in testa che non alleverà una cucciolata, ma si limiterà a produrla, in quanto dietro, non vi è alcun lavoro inerente la selezione della razza. E' pur vero che l'ENCI lo considererà allevatore, ma la realtà è ben diversa. L'assenza di un lavoro di selezione morfologica o caratteriale si traduce in semplice produzione e badate bene che il rischio non è quello di produrre cani brutti (il mondo non è fatto solo di belli), ma di dar vita a cani squilibrati o malati; Un privato che si presti diligentemente alla collaborazione con un allevatore, accoppiando la sua femmina, esente da patologie e nello standard di razza, con uno stallone riconosciuto, magari più volte titolato, si sarà certamente comportato molto meglio di uno che semplicemente ha accoppiato due cani ma, avrà certamente sostenuto costi molto maggiori e se pur ha seguito un iter corretto per la selezione, questo lavoro non gli verrà mai riconosciuto. Non ci credete? Chiunque contatterà quel privato per acquistare un cucciolo si lamenterà del prezzo, naturalmente sempre troppo alto e alla fine si rivolgerà al privato che ha prodotto senza testa, che pur di liberarsi dei cuccioli, non esiterà ad abbassare il prezzo. Non parliamo infine di quelle persone che preferiscono rivolgersi ai negozi, adducendo, giustamente o erroneamente che sia, che il privato produce cani di qualità inferiore. La realtà è che la cultura cinofila in Italia è latitante e assai raramente un privato sa riconoscere un cucciolo doc da uno qualsiasi. Gli ignoranti continuano a pensare al cucciolo doc pensando al cane da esposizione e di conseguenza i cani che, per quanto possibile nei cuccioli, vengono considerati non idonei ai ring, per gli stessi ignoranti non valgono il prezzo chiesto (cani di serie B); Il parto, ma anche la gravidanza sono eventi che stressano e debilitano la femmina, portandola a volte ad avere problemi di salute; La leggenda metropolitana tale per cui una femmina deve partorire almeno una volta nella vita per la sua salute è una stronzata. Dati scientifici alla mano hanno ampiamente dimostrato che gli effetti positivi di cui può godere una femmina, a causa della gravidanza sono veramente pochi e interessano principalmente i tumori e in più, sono fattori protettivi che si innescano con più gravidanze. Ad oggi nessuno studio si è preoccupato di sondare eventuali altri fattori positivi e quindi il ventaglio dei vantaggi per la cagna è veramente piccolo. La realtà è che le gravidanze consumano la cagna, che con grande probabilità vivrà meno di un soggetto che conduce una vita diversa, soprattutto se nelle mani di sfruttatori il cui unico interesse è quello economico;
Potremmo continuare ancora ma onestamente ci pare sufficiente perché tutti capiscano che quello di allevare cucciolate è una cosa importante, che anche una sola cucciolata ottenuta senza cognizione di causa danneggia la razza, che in fondo è il frutto di autentica passione ed amore.