Benvenuti nel sito LE COLLINE DI ICARO allevamento riconosciuto ENCI-FCI, buona visione

di Elisabetta Covelli e Paolo Rovri - foto e contenuti: tutti i diritti riservati

SESSIONI DEDICATE ALLA RAZZA


ALIMENTAZIONE

Il Bovaro del Bernese è certamente un cane che ha una struttura superiore alla media, ma questo non vuol necessariamente dire che sia costretto ad ingurgitare grandissime quantità di cibo. Peraltro ricordate sempre che come ripetuto innumerevoli volte, nessun cane è eguale all'altro e quindi vi potrà capitare di vedere cani di minor stazza mangiare più del vostro; niente di strano. Se un cane adulto non sta male e in quel caso ve ne accorgereste, è solitamente in grado di autogestirsi, mangiando ciò di cui ha necessità. E' altrettanto vero che come tra gli uomini, vi potreste imbattere in qualche vorace golosone. Per la sua salute sarà necessario limitarsi ad elargirgli la quantità di cibo giornaliera. Ma qual'è la razione di cibo giornaliera? Grande domanda. Anche su questo argomento le scuole di pensiero si sprecano e la nostra è una delle tante. In realtà la risposta dipende da un insieme di fattori che di seguito andremo ad analizzare, almeno a grandi linee. Quelli fondamentali sono certamente rappresentati dall'età del cane, dal suo stile di vita e dal regime alimentare che avete deciso di adottare. Ma prima di addentrarsi nell'argomento vale forse la pena capire meglio cos'è l'alimentazione nel cane in crescita, ossia nel suo periodo più delicato. Esistono tre periodi distinti, per quanto riguarda l'alimentazione del Bernese in crescita, ed in generale nel cane:

Primo periodo: da 0 a 4 settimane (allattamento); Secondo periodo: da 4 a 6 settimane (svezzamento); Terzo periodo: da 6 settimane a Peso da Adulto (accrescimento).

Allattamento (da 0 a 4 settimane):

Sin dalla nascita i cuccioli cercano le mammelle della madre e vi si attaccano immediatamente, succhiando avidamente un fluido denso e viscoso che viene chiamato colostro. Questo liquido ha un'importanza fondamentale nel processo di crescita del singolo cucciolo, poiché diversamente da quanto succede in altre specie animali, nel cane la trasmissione di anticorpi da madre a prole attraverso la placenta è estremamente limitata (5/10 % del totale) e il mezzo primario con cui la madre trasmette le difese immunitarie, è, guarda caso, il colostro. Infatti, la composizione di quest'ultimo è diversa rispetto a quella del latte che lo sostituirà:

Colostro: lattosio +/- 1%, proteine +/- 15%, grassi variabile; Latte di cane: +/- 3,4%, proteine +/- 7,5%, grassi variabile; Latte vaccino: +/- 5%, proteine +/- 3,5%, grassi variabile.

In fase successiva (periodo variabile da 1 a 6 giorni), il colostro si trasforma in latte, liquido che possiede tutte le caratteristiche nutritive per accompagnare il cucciolo fino allo svezzamento. Come avrete certamente notato il latte di cagna ha una composizione diversa rispetto a quello vaccino, pertanto se la madre non fosse in grado di allattare tutta o parte della cucciolata, è assolutamente sbagliato allattare tali cuccioli con latte vaccino, ma sarà il caso di servirsi a tale scopo di latte apposito, reperibile in negozi specializzati.

Svezzamento (da 4 a 6 settimane):

Avviene gradualmente ed inizia solitamente con il primo contatto tra il cucciolo e la ciotola della madre. Molto velocemente il cucciolo inizierà ad interessarsi al cibo solido ed è opportuno incoraggiare questo atteggiamento il prima possibile, arrivando ad indurlo, se ciò non accade naturalmente. Già dalla terza settimana è teoricamente possibile iniziare a mettere a disposizione dei cuccioli una mistura composta da una parte di acqua tiepida e una parte di cibo secco per cani in crescita, andando progressivamente a diminuire la componente acqua, arrivando intorno alle 4 settimane a somministrare solo cibo asciutto.

Accrescimento (da 6 settimane fino al raggiungimento del peso da adulto):

Questo periodo è certamente molto delicato, poiché la metodica con cui gestirete l'alimentazione del vostro amato cane in questo lasso di tempo, avrà probabilmente delle ripercussioni negative o positive sul risultato finale. E' assolutamente necessario che il Bernese non ingrassi o peggio diventi obeso, per evitare conseguenze sulla struttura scheletrica e non predisporre il cane a patologie come il diabete. Come si può chiaramente capire, l'alimentazione è un aspetto molto delicato ed importante nel Bernese, soprattutto fino al raggiungimento della maturità. Tornando agli aspetti peculiari e andando per ordine, salvo eccezioni o casi particolari e non considerando la maternità, il fabbisogno energetico è tendenzialmente inversamente proporzionale all'età del cane, ossia diminuisce con l'aumentare dell'età. I principi nutritivi cambieranno di natura o percentuale con il passaggio del vostro cane da una fase all'altra della propria esistenza. Mentre un cucciolo nel periodo di crescita, avendo un metabolismo molto elevato, avrà bisogno di un forte supporto energetico e calorico e di alcuni precisi principi nutritivi, un cane anziano, avendo un metabolismo molto più basso, diverse esigenze e non muovendosi ininterrottamente come un cucciolo, avrà bisogno di un supporto inferiore. Lo stile di vita del vostro cane è certamente un aspetto molto importante, poiché in base alle attività che svolgerà il vostro amico a 4 zampe, il consumo calorico ed energetico potrà variare di molto da un soggetto all'altro. E' abbastanza normale, anche se non scontato, che un soggetto che lavorerà, consumando di più rispetto ad un soggetto sedentario, probabilmente avrà bisogno di maggior carburante giornaliero. Molto importante, probabilmente fondamentale, è invece la metodica con cui alimenterete il vostro cane, scegliendo di cucinare voi per lui o optando per il giusto alimento preconfezionato, nonché la cadenza con cui gli servirete il pasto. Noi riteniamo più corretto alimentare il Bernese, essendo un cane di grossa taglia, e quindi difficile da gestire da questo punto di vista, con alimenti appositamente formulati per l'accrescimento di cani di taglia grande o gigante, somministrato in quantità tale per cui, al 6º/7º mese di età, abbia un peso non di molto superiore alla metà di quello che si stima verrà ad assumere da adulto. Naturalmente anche per questa regola si dovranno tenere in considerazione talune differenze, come il sesso, la stazza dei genitori e la struttura del cucciolo. E' comunque assolutamente importante non sovralimentare i cuccioli con leccornie varie o premi fuori pasto, per non aumentare il rischio di problemi ortopedici, a volte invalidanti (displasia dell'anca e/o del gomito). Un ulteriore accortezza è quella di cercare di controllare ogni settimana il peso del vostro cucciolo, mentre potrete diminuire la cadenza di questa misurazione, con il crescere del vostro Bernese. Questo accorgimento serve proprio per tenere sotto controllo l'accrescimento del vostro cucciolo, poiché badate bene che un Bernese cresce sempre troppo velocemente. Un Bernese doovrebbe crescere indicativamente tra gli 800 grammi e i 950 grammi a settimana.

A fronte di quanto fin qui affermato risulta chiaramente difficile creare delle tabelle generiche che indichino i quantitativi di alimento da utilizzare, non fosse altro per il fatto che mangimi o menù diversi hanno composizione diversa e di conseguenza il quantitativo cambia inesorabilmente. Come già accennato anche il tipo di attività tenderebbe a modificare questa tabella, così come la temperatura ambientale, che ingenera solitamente fabbisogni energetici diversi. Alla fine la via migliore per gestire al meglio l'alimentazione del vostro Bernese è seguire le indicazioni dell'allevatore e/o del veterinario.

Il numero dei pasti rappresenta un altro parametro rilevante, dipendente anch'esso da diversi fattori. Per quanto riguarda il Bernese è decisamente consigliabile non somministrare il pasto in un'unica razione, ma suddividerlo in due pasti, uno al mattino e uno alla sera, in maniera da evitare pericolose situazioni come la torsione di stomaco, patologia provocata dalla fermentazione dell'eccessiva presenza di cibo nel tubo digerente ed estremamente pericolosa. Pertanto se sceglierete di alimentare Fido con un cibo preconfezionato, suddividete la razione giornaliera per due e servitegliela al mattino e alla sera e possibilmente, a pasto consumato, evitate di farlo zampettare o peggio saltare o giocare. L'eccezione è d'obbligo per il cucciolo in crescita, al quale i pasti da sevire sono tre, mattino, mezza giornata e sera.

Se opterete per una marca di cibo diversa da quella utilizzata dall'allevatore, abituate il vostro Bernese al cambiamento con gradualità, miscelando per un certo periodo (una ventina di giorni) i due alimenti (quello vecchio con quello nuovo) progressivamente eliminando quello vecchio. Questo accorgimento serve per evitare al vostro cane, problematiche come la diarrea, situazione importante soprattutto nel cucciolo e mai da sottovalutare, poiché disidrata anche velocemente il fisico del vostro amico peloso. La miscelazione sul cambiamento di alimentazione è fondamentale per dare il tempo allo stomaco di Fido di adattare gli enzimi che concorrono nella digestione. La nostra esperienza si ferma qui e sinceramente non siamo in grado di aiutarvi nella gestione di un alimentazione casalinga, o meglio non preconfezionata, indicandovi tipologie di alimenti idonei ad un equilibrato supporto calorico e proteico e quindi tanto meno per quanto concerne le relative dosi. Per altro sconsigliamo una dieta casalinga per tutte le motivazioni legate all'accrescimento sin qui esposte.


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