Benvenuti nel sito LE COLLINE DI ICARO allevamento riconosciuto ENCI-FCI, buona visione

di Elisabetta Covelli e Paolo Rovri - foto e contenuti: tutti i diritti riservati

SESSIONI DEDICATE ALLA RAZZA


CONOSCERE

Ricordate il vecchio adagio 'Prevenire è meglio che curare'? Se si adatta così bene alle vostre esigenze di salute non vediamo per quale motivo non si possa adattare altrettanto bene a quelle del vostro Bovarone. Certo è che per prevenire è necessario conoscere e in particolare quelle affezioni, specifiche o gravi, di cui potrebbe soffrire il vostro Bernese e per fortuna sono poche. Ma rimane comunque di fondamentale importanza sapere esattamente di cosa si tratta, poiché il vostro intervento potrà essere estremamente importante o per la prevenzione o per la gestione di queste situazioni. Sapere, conoscere ed essere in grado di poter prendere delle decisioni, a volte importanti in merito alla salute del Vostro Bovarone è un dovere al quale non vi potrete mai sottrarre. Molte, troppe volte vi capiterà di ascoltare i più stravaganti pareri in merito ad affezioni particolari, potenzialmente in grado di colpire il vostro amato cagnone. Avere un idea precisa ed essere consci del pericolo quanto delle conseguenze prodotte da certe situazioni, vi metterà al sicuro dal prendere decisioni sbagliate o di 'bervi' come buone le panzane di qualche espertone. Di seguito cercheremo di darvi una panoramica, speriamo il più precisa e comprensibile possibile. Vi preghiamo comunque di avere l'atteggiamento di considerare con il giusto distacco quanto leggerete e non mettetevi in testa che gioco forza il vostro Fido soffrirà di queste patologie.

ATROFIA PROGRESSIVA DELLA RETINA

Questa gravissima affezione consiste in una progressiva e molto difficilmente reversibile degenerazione bilaterale e simmetrica della retina, dovuta generalmente a cause di tipo ereditario. In buona sostanza, entrambi gli occhi vengono colpiti in eguale misura e l'affezione accompagnerà Fido in una prima fase di progressiva perdita della capacità visiva, per condurlo alla completa cecità, attraverso un arco temporale che può variare da pochi mesi ad anni. La tipologia di ereditarietà è recessiva, pertanto è caldamente consigliato, prima di adottare Fido, conoscere tutte le eventuali affezioni dei genitori, nonni e parenti prossimi. Un ruolo importante è giocato dagli allevatori, che attivamente possono contribuire all'eliminazione di questa problematica selezionando con coscienza ed attenzione. Ovviamente ci si può imbattere in allevatori più o meno onesti o più o meno coscienziosi, sta di fatto che le oculopatie in generale sono problematiche solitamente gravi e correttezza vorrebbe che ove si presentino tali patologie, i soggetti dovrebbero essere tolti dalla riproduzione, per gli ovvi motivi di miglioramento e conservazione della razza stessa.

ECTROPION ED ENTROPION

Questa patologia è data dal rovesciamento del perimetro palpebrale, che può verificarsi in due direzioni, verso l'esterno (ectropion) o verso l'interno (entropion). Questa affezione è particolarmente fastidiosa e provoca continui arrossamenti, lacrimazioni e spurghi dagli occhi del vostro Bernese. Nel caso si tratti di un rovesciamento verso l'interno, decisamente più pericoloso dell'altro caso, gli effetti possono essere ben più gravi, rischiando di provocare danni irreversibili all'occhio e di conseguenza alla vista di Fido. L'unica soluzione, a seconda della gravità dell'affezione, è l'intervento chirurgico.

DISPLASIA (HD-ED)

La displasia è una patologia ortopedica a carattere ereditario che colpisce purtroppo molte razze di taglia medio-grande, soprattutto se ad accrescimento veloce, pertanto, potenzialmente, anche il vostro Bovarone. E' oramai ampiamente dimostrato come diversi fattori controllabili, agiscano negativamente sullo sviluppo del cucciolo, ponendolo in una situazione di pericolo in rapporto alla probabilità di sviluppare questa patologia. Infatti, fattori importanti sono per esempio la somministrazione di una dieta troppo ricca di calorie o peggio di calcio, una sovralimentazione o troppo e incontrollato movimento, fatto magari sul terreno sbagliato. Tali situazioni prese singolarmente, o peggio assieme, portano ad uno sviluppo disarmonico tra i vari segmenti dello scheletro o tra questi ultimi e la loro componente muscolo-tendinea, contribuendo appunto allo sviluppo della displasia dell'anca e/o del gomito. Tra le cose da evitare ve ne è certamente una più vietata delle altre, ed è quella accennata precedentemente, relativa ad un'eccessiva somministrazione di calcio, che può innescare un ulteriore quanto indesiderata patologia, ossia l'osteocondrosi (OC) e/o l'osteocondrite (OCD), innescate da un'alterata ossificazione della cartilagine. La displasia dell'anca (HD) è una vera e propria malattia a carico dell'articolazione coxo-femorale ed è caratterizzata fondamentalmente dalla capsula articolare nonché dalla lassità dei legamenti. Questa condizione può portare a situazioni di instabilità, sublussazione e per fortuna in rari casi a lussazione vera e propria dell'articolazione stessa, di conseguenza, alterazioni di questa natura non potranno che portare il vostro Bovarone a distribuire il proprio peso corporeo in maniera anomala, portandolo a sviluppare nel tempo, forme più o meno gravi di artrosi, talvolta talmente gravi da richiedere l'intervento chirurgico. La displasia del gomito (ED) è un processo degenerativo articolare di tipo artrosico, che degenera con la frammentazione del processo coronoideo dell'ulna, con la mancata unione del processo anconeo dell'ulna, osteocondrosi, anomalie della cartilagine articolare ed incongruenza articolare.

La displasia è quindi una malattia ortopedica dello sviluppo e non necessariamente è congenita (presente alla nascita) e i fattori che contribuiscono maggiormente alla sua comparsa esercitano il loro massimo effetto nei primi sei/sette mesi di vita del vostro cucciolo. I Bernesi che cresceranno molto velocemente e soprattutto se di mole eccessiva, avranno maggiore probabilità di incappare in questa malattia rispetto a soggetti con una curva di crescita più lenta, anche se non è una regola scritta. Sia chiaro che la malattia ha una componente genetica ma anche una componente ambientale, normalmente preponderante. I fattori ambientali possono infatti giocare un ruolo determinante, nel bene o nel male. Per quanto sia sempre molto difficile parlare di cifre, sembra oramai stabilito che il fattore ereditario possa incidere percentualmente tra i 30 e 40 punti percentuale. Se la matematica non è un opinione, la logica conseguenza vi dice che i rimanenti 70-60 punti percentuale si possono attribuire a buon senso e a fattori ambientali. Sconvolgente non vi pare? La causa di maggior rilievo va certamente attribuita all'alimentazione, in termini di quantità quanto di qualità; entrambi questi fattori incidono in maniera importante sulla velocità di accrescimento del vostro cucciolone. Ricordate in che termini si è parlato di alimentazione? Si è ciò che si mangia e bene o male questo teorema vale per tutti. Negli ultimi anni si è andati sensibilizzando in maniera importante, anche grazie al prezioso lavoro e alla divulgazione scientifica dei veterinari e dei buoni allevatori, tutti i potenziali nuovi papà e mamme di Bovari, ma sembra proprio che anche la displasia, udite udite, sia una di quelle malattie che è andata crescendo con il benessere. Vi sembra una stupidaggine? Nel passato i cani venivano alimentati esclusivamente con diete casalinghe, che si traducevano, molte volte, negli avanzi di pasto degli uomini. Queste diete che potevano essere ricche o meno di alcuni nutrienti, certamente non erano abbondanti e le conseguenze degli eccessi alimentari erano inferiori ad oggi. Ad oggi infatti, nonostante i ripetuti e oramai nauseanti proclami sulle conseguenze di tali eccessi, ancora si abusa, non si capisce bene per quale motivo, degli alimenti quanto di integratori vitaminici o minerali. Nell'era del consumismo più sfrenato, che vede peraltro anche a livello umano una preoccupante impennata delle malattie del benessere (diabete, obesità, etc.), i cani, ironia della sorte, pagano un dazio pesantissimo, subendo un'alimentazione spesso abbondante e sbagliata, fino a rasentare la follia di essere letteralmente imbottiti di vitamine e sali minerali. Vittime illustri e predestinate a quest'ultima pazzia soprattutto i soggetti destinati elle esposizioni o alle prove di lavoro, nelle mani di autentici incoscienti, il cui unico scopo, velato troppe volte da interessi economici è raggiungere velocemente il ring e uscirne con ottimi risultati. Ma come prevenire queste patologie, tanto subdole quanto devastanti? Beh, intanto un passo importante è quello di essere a conoscenza che in un Bernese giovane l'apparato scheletrico matura molto rapidamente e tale maturazione è il risultato di una serie di fattori genetici, alimentari e ambientali, che interagiscono strettamente tra di loro. La componente genetica, ossia la componente legata all'ereditarietà, può oggettivamente essere controllata perseguendo l'unica via percorribile: 'l'esclusione dalla riproduzione' di soggetti affetti da tare genetiche. Ovviamente il livello di attività fisica a cui verrà sottoposto il cane dipenderà dalla famiglia adottiva e altrettanto ovviamente la temperatura ambientale dipenderà dalla zona geografica in cui vivrà Fido. Il tipo di alimentazione dipenderà dalle scelte personali e dai consigli di veterinario e/o allevatore. Tutte queste variabili, prese singolarmente o meno, influenzano i fabbisogni del vostro Bernese durante la fase di accrescimento e di conseguenza le quantità di cibo da somministrare. Gestire i fabbisogni alimentari in questo delicatissimo periodo, servendosi di tabelle preconfezionate, pseudo standard, indicanti la quantità di cibo da somministrare giornalmente può rivelarsi inadeguato e portarvi ad alimentare in eccesso il vostro Bernese. Questo succede perché quel tipo di tabelle nutrizionali vengono calcolate solo ed esclusivamente in relazione al peso del cucciolo, senza considerare le differenze tra un soggetto e l'altro, il sesso, l'attività fisica e la temperatura ambientale. Cercate di capire che il cibo secco preconfezionato, le famose crocchette, se non maneggiato con grande cura, è uno dei nutrimenti che meglio si confà ad una sovralimentazione di Fido. Infatti circa 100 grammi di crocchette contengono un supporto calorico paragonabile ad una bistecca cruda di circa 400 grammi; fatevi un paio di conti e cercate di capire quante bistecche al giorno mangia il vostro Bernese. Probabilmente il cibo umido sarebbe più indicato a questo scopo, nelle razze di taglia grande, ma a causa del suo prezzo difficilmente viene intrapresa questa strada dalle famiglie adottive. Per questi motivi si giustifica l'opportunità di disporre di tabelle 'personalizzate', con l'obiettivo di calibrare l'alimentazione del cucciolo in relazione alla stazza, sesso e condizioni ambientali. Cercate di riporre sempre tanta coscienza e buonsenso ogni volta che riempirete la ciotola del vostro Bernese.

OSTEOCONDRITE DISSECANTE (OCD)

E' anch'essa una malattia che colpisce i cani di media e grande taglia nella fase di crescita. Solitamente si manifesta tra i 4 e i 10 mesi, con zoppie più o meno gravi, accompagnate da infiammazioni molto dolorose. E' provocata da un rallentamento nel processo di trasformazione della cartilagine articolare in tessuto osseo. La diretta conseguenza di questo anomalo processo è un aumento di spessore della cartilagine stessa, che perde quindi le sue caratteristiche peculiari di resistenza ed elasticità. Tale fenomeno, detto osteocondrosi o osteocondrite, evolve quasi sempre sia in un distacco della cartilagine dall'osso sottostante a causa delle sollecitazioni provocate dal movimento del cucciolo, sia nella formazione di crepe più o meno profonde nella cartilagine stessa. A causa di queste fessurazioni si sollevano dall'osso, dei veri e propri lembi di cartilagine che configurano appunto il quadro dell'osteocondrtite dissecante. Anche per questa tremenda malattia, come per la displasia, i fattori che interagiscono sono diversi e comunque tra i principali si identificano, guarda caso, la componente ereditaria, l'errata alimentazione, l'attività fisica durante la fase di crescita. Per ottenere la completa guarigione, che per fortuna è possibile, occorre però una diagnosi precoce e comunque un intervento chirurgico. Non esitate a chiedere al vostro veterinario una visita ortopedica se nella fase di crescita vedrete il vostro cane zoppicare ripetutamente, o procedere con andatura debole o incerta. La possibilità di curare e guarire dipende dall'articolazione colpita, dalla gravità della lesione e dal tempo trascorso tra l'inizio dei sintomi e l'intervento chirurgico.

TORSIONE DELLO STOMACO

E' un evento molto grave, che oltre a richiedere un intervento estremamente celere ed urgente, si rivela, purtroppo, fatale per molti cani. E' facile capire quindi che per questo tipo di problema la prevenzione diventa quanto mai vitale. Innanzitutto dovrete cercare di non somministrare un unico pasto giornaliero, carico in termini quantitativi, ma suddividere piuttosto la razione giornaliera su due o più pasti, intervallati da alcune ore. In secondo luogo, sarebbe consigliabile non far mangiare contemporaneamente più cani, mettendoli di fatto in competizione nel momento della somministrazione del pasto, poiché ciò li indurrebbe a mangiare molto più velocemente di quanto farebbero normalmente. La conseguenza di ciò si tradurrebbe in una scarsa masticazione e in un conseguente richiamo eccessivo di liquidi durante la fase di digestione, uno dei fattori scatenanti della torsione. Ultimo, ma non per questo meno importante, evitate di far fare troppo movimento al vostro Bernese, soprattutto se concitato, sia prima che dopo il pasto ed attendete un poco prima di mettergli a disposizione l'acqua. Tenete presente che questa problematica non è rara tra i Bovari.

LA VECCHIAIA

Detto tutto ciò, ci vorremmo soffermare su una di quelle cose che praticamente nessun nuovo papà o mamma di Bernese pensa nel momento in cui s'innamora di questo straordinario orsetto tricolore. Anche per Lui ci sarà una fase della vita che si chiama vecchiaia. Questo aspetto non deve essere mai trascurato, per nessun motivo, poiché è comunque una parte egualmente importante della sua vita. Mediamente un Bernese può vivere fino ai 10 anni, ma ovviamente la qualità di vita e di salute che accompagnerà Fido nella terza età dipenderà molto da come verrà preparato da voi ad affrontarla. Vi sembrano pochi 10 anni? Beh, di certo non sono molti, ma dovete considerare che i cani di grossa stazza in generale, non sono particolarmente longevi e più il vostro Bovaro sarà 'grosso' (taglia), più statisticamente diminuirà la sua speranza di una vita lunga.

Di certo non dovrete vivere con il vostro cane finalizzando ogni azione alla sua salvaguardia per affrontare la vecchiaia, ma sicuramente porre l'attenzione su certi aspetti sarà di grande aiuto. Quindi dovrete sempre cercare, per tutta l'esistenza del vostro Bernese, di tenere sotto controllo il suo stato generale di salute, avvalendovi dell'insostituibile aiuto del veterinario di fiducia; di sottoporlo almeno ad un controllo medico annuale; di vaccinarlo con regolarità e di sottoporlo ai trattamenti di prevenzione parassitaria; di procedere ad un prelievo del sangue annuale per verificare eventuali anomalie inerenti il metabolismo dell'animale. Attenzione: il regime alimentare del cane ha grande influenza, infatti cani obesi o nutriti in modo esotico, tenderanno ad appesantire l'utilizzo dell'apparato cardiovascolare, con tutte le conseguenze del caso (peraltro anche per noi uomini non è diverso). E' giusto che sappiate che la sterilizzazione della femmina, indipendentemente dal fatto che abbia riprodotto o meno, alle porte della terza età (dopo i 7/8 anni), aumenta la sua speranza di vita, poiché non essendo presente nei cani la menopausa, l'intervento la simula, allungando di fatto la vita del cane. Potrà succedere che il vostro Bovarone abbia dei problemi di carattere renale, a patto che non gli abbiate garantito l'apporto di proteine corretto o in generale di proteine nobili. In vecchiaia il vostro 'amato' avrà certamente meno voglia di passeggiare o di giocare e dovrete comunque tenendo ben presente il suo stato di salute, forzarlo al movimento, perché l'inedia e l'inattività non potranno che avvicinarlo a grandi passi alla fine dei suoi giorni. Eventuali patologie dolorose dovute all'artrosi dovranno essere affrontate con i medicinali; mi raccomando non lasciate soffrire inutilmente il vostro cane e toglietevi dalla testa, se non per gravissime e incurabili situazioni, di pensare alla soppressione per il suo bene per questo tipo di patologia. Molto probabilmente, come succede a noi, anche la sua vista non sarà più straordinaria, a causa dell'opacizzazione del cristallino; di certo non potrete mettergli gli occhiali, ma cercate di continuare a trattarlo con grande dignità, come Lui merita e preoccupatevi di tutte quelle problematiche di contorno (strade, traffico, approccio con estranei, cani o umani che siano). Prima o poi arriverà comunque il suo momento, che questo avvenga naturalmente o in maniera indotta tramite eutanasia, aspetto nel quale non intendiamo addentrarci perché lo riteniamo troppo personale e profondo e di conseguenza non sindacabile o peggio giudicabile.

Sarà un dolore profondo, straziante, immenso, incolmabile, credetemi, muore una parte di voi, una parte importante, un componente della vostra famiglia, che con voi ha condiviso i momenti tristi e quelli felici, pienamente, intensamente, riempiendo la vostra vita di gioia, gratuitamente, incondizionatamente, arricchendovi inesorabilmente e lasciandovi dei ricordi di sguardi, di giochi, di baci, straordinari. E' la vita, è così, e noi non possiamo opporci, ma dobbiamo accettarla, il più possibile serenamente, considerandola comunque foriera di nuove e inaspettate sorprese di gioia come l'adozione di un nuovo orsetto peloso. Avendo vissuto questa esperienza è l'unico consiglio che vi possiamo dare; e non vivetela come una sostituzione o una mancanza di rispetto nei confronti del vostro amato Bovarone, Lui avrà sempre un angolino particolare nel vostro cuore e vi assicuro che il suo ricordo vi accompagnerà per sempre. Non negatevi una nuova gioia e una nuova straordinaria avventura, non sarebbe giusto.


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