Il Bovaro del Bernese è sicuramente il più conosciuto e diffuso dei Bovari Svizzeri. E' originario, come peraltro intuibile dal nome, del cantone di Berna ed inizialmente fu chiamato Dürrbächler, dal nome della regione di Dürrbach, da cui proveniva. L'utilizzo di questo cane per mansioni d'utilità, è sempre stato molto elevato e il suo carattere si è delineato assumendo la connotazione di un tuttofare. Nel tempo si è preoccupato di vigilare sulle fattorie e sulle proprietà, in generale ha trainato carri che carichi di latte, burro e formaggio, merce dei mercanti, dei viaggiatori, dei macellai, si recavano al mercato di Berna. Ma non si è limitato a questo, compagno fedelissimo accompagnava il padrone all'alpeggio, preoccupandosi di proteggerlo dai pericoli ed aiutandolo nel sorvegliare e riunire il bestiame. Per queste ed altre caratteristiche la sua diffusione sul territorio elvetico fu consistente. Non essendoci ancora però uno standard di razza, capitava spesso che il Dürrbächler, pur avendo un carattere e una stazza abbastanza definita, avesse delle varianti sulla distribuzione del colore. Per questo motivo, nel tentativo di meglio caratterizzarli, tutta una serie di nomi alternativi andarono sostituendo quello di Dürrbächler: Ringgi era il cane con una presenza marcata di bianco sul collo, Blässli quello con una banda bianca su naso e testa, Bärri quello con la banda naso testa molto sottile o addirittura assente, Gelbbäckler o Vieräugler per le colorazioni rosse sugli occhi e sulle guance. Questo può farci capire come non vi fosse minimamente la sensibilità di salvaguardare questo patrimonio, ed infatti a fine 800 i nostri straordinari compagni di vita rischiarono di estinguersi. Ma per fortuna, come accade spesso, certe storie sono affidate alla buona volontà e passione di qualcuno che si fa carico con entusiasmo di portarle ad un lieto fine. Franz Schertenleib, è colui che definì lo standard di razza del Dürrbächler, e ne iniziò l'allevamento con gli affissi 'Von Schlossgut' e 'Von der Rothöe'. Nel 1904 alcuni soggetti di Dürrbächler furono presentati all'Esposizione canina di Berna e nel 1907 venne fondato il Club Svizzero del Dürrbächler. Solo l'anno successivo, nell'esposizione di Langenthal, vennero esposti un numero cospicuo di esemplari agli occhi di Albert Heim, giudice della razza. Su consiglio dello stesso il Club e la razza trasformarono il proprio nome da Dürrbächler a Bovaro del Bernese, per ricordare il vero cantone d'origine.
Ma dovete sapere che il Bovaro che oggi vive al nostro fianco modificò ancora le proprie caratteristiche di razza, a causa di un evento fortuito da tanti giudicato successivamente benefico per la razza stessa. Un maschio di Terranova si accoppiò con una femmina di Bernese e i cuccioli, riconosciuti dalla Società Cinofila Svizzera, presentarono le caratteristiche del padre e delle chiazze bianche sul mento e gli arti. Una di queste femmine fu prescelta per la riproduzione con un Bovaro del Bernese ed uno dei cuccioli che nacque fu lo stallone Alex von Angstorf. Questo esemplare fu largamente utilizzato e i risultati furono eccellenti, portando la razza verso un tipo di Bernese con un corpo più ampio e massiccio, con una maggiore profondità toracica e con un ottimo carattere, ereditato dal Terranova. Oggi i discendenti di quegli esemplari vivono al nostro fianco.
Molti sostengono che il Bovaro del Bernese sia il risultato di un'attenta e seria selezione, il punto d'arrivo della passione e delle intuizioni dell'uomo che plasma la natura. Personalmente preferiamo pensare che il caso e la fortuna abbiano giocato un ruolo determinante, salvaguardando questa creatura nel tempo, per farci godere della sua presenza e che sia semmai il risultato di un disegno che a noi sfugge. Il compito di chi seleziona è salvaguardare la salute, fisica e mentale del cane e di diffondere secondo standard questa razza meravigliosa; tutto il resto, come già dimostrato, lo fa decisamente meglio la natura.